ANCE e il Ministero degli Interni hanno sottoscritto un importante Protocollo d’intesa volto a dare concreto supporto alle imprese associate nella lotta contro le infiltrazioni malavitose nei cantieri.
Il Protocollo prevede che l’adesione, ha natura volontaria, e presuppone che Ance Verona promuova, presso le imprese , l’adozione di regole mirate a disciplinare la scelta responsabile dei propri fornitori e subappaltatori esercenti attività maggiormente esposte al rischio di infiltrazioni mafiose, di cui all’art. 1, commi 52 e ss. l. 190/2012, attraverso
- la preventiva verifica di iscrizione degli stessi nelle “white list” o nell’Anagrafe antimafia degli esecutori,
- oppure tramite una richiesta da inviare ad Ance Verona di consultazione della Banca dati nazionale unica di cui all’articolo 96 del d.lgs. n. 159 del 2011.
IMPEGNI ASSUNTI DA ANCE VERONA
Ance Verona, con determinazione del proprio Consiglio Generale ha deliberato di aderire e di dare attuazione al Protocollo citato e ha chiesto alle Prefetture competenti le credenziali per accedere al sistema informativo della documentazione antimafia.
Aderendo al protocollo di legalità Ance Verona si è assunto l’impegno di:
- diffondere tra i propri associati la conoscenza del Protocollo siglato tra Ministero dell’Interno ed Ance Nazionale
- promuovere l’adesione al Protocollo delle imprese associate ed il rispetto dei relativi obblighi, al fine di selezionare in modo responsabile fornitori/subappaltatori esercenti una delle attività cd ..“ sensibili”(di cui all’articolo 1 comma 53 della legge 190 2012
- acquisire, per conto delle imprese aderenti (v Fac simile domanda verifica antimafia, All 3 in ossequio a quanto previsto all’articolo 4 comma 3 lettera c) del Protocollo, la documentazione antimafia riferita ai fornitori/subappaltatori operanti nei settori di attività maggiormente esposte al rischio di infiltrazione mafiosa, di cui all’articolo 1 comma 53 della legge n 190 del 2012 mediante la consultazione delle white list” o dell’Anagrafe Antimafia degli esecutori, oppure tramite la consultazione della Banca Dati Nazionale Unica della Documentazione Antimafia, di cui all’articolo 96 del d lgs n 159 del 2011 con l’osservanza delle modalità prescrittive individuate nell’allegato tecnico che forma parte integrante del Protocollo stesso
- garantire adeguata tutela della privacy nel trattamento dei dati risultanti dalla consultazione della Banca dati antimafia, nonché di quelli forniti dall’impresa ai fini dell’adesione, assumendo l’obbligo di pubblicare l’Informativa privacy ai sensi degli artt 13 e 14 del Regolamento UE 2016 679 sul proprio portale (Informativa AT, All 4) consultabile alla pagina dedicata https://anceverona.it/informativa-privacy-protocollo-di-legalita/
- collaborare con le Prefetture territorialmente competenti alla efficace attuazione degli impegni derivanti dal Protocollo, segnalando ai soggetti firmatari eventuali problemi di carattere operativo
COSA DEVE FARE L’IMPRESA ASSOCIATA PER ADERIRE AL PROTOCOLLO
- Le imprese associate aderiscono al Protocollo mediante delibera dell’organo dotato dei poteri di rappresentanza (Fac-simile lettera adesione delle imprese). In ogni caso, affinché l’impresa possa aderire, è necessaria la preventiva adesione al Protocollo da parte della Territoriale ANCE di appartenenza.
- L’adesione dell’impresa si perfeziona con l’invio della delibera alla Territoriale Ance di appartenenza (Fac-simile lettera trasmissione delibera di adesione impresa ad Ance Verona), che la trasmette alla Prefettura di riferimento e con l’adesione formale al Codice Etico ANCE, approvato il 14 ottobre 2014 (Fac-simile adesione Codice Etico Ance)
IMPEGNI E OBBLIGHI PER LE IMPRESE ADERENTI
L’impresa che aderisce al Protocollo, in ossequio a quanto previsto dall’art. 4, comma 4, lettere a) e b) dello stesso, si impegna a:
- stipulare contratti e subcontratti aventi ad oggetto una delle attività maggiormente esposte al rischio di infiltrazione mafiosa, di cui all’articolo 1, comma 53 della legge 190 del 2012, esclusivamente con soggetti iscritti nelle “white list” o nell’Anagrafe Antimafia degli esecutori ovvero previa acquisizione della documentazione antimafia liberatoria mediante consultazione della Banca Dati Nazionale Unica della Documentazione Antimafia, di cui all’articolo 96 del d.lgs. n. 159 del 2011, per il tramite dell’Associazione Territoriale di riferimento;
- inserire nei contratti con i propri fornitori/subappaltatori esercenti attività maggiormente esposte a rischio di infiltrazione mafiosa, di cui all’art. 1, comma 53, della l. n. 190/2012, apposite condizioni risolutive che consentono di stipulare anche prima del rilascio della documentazione liberatoria con obbligo di recesso in caso di successiva interdittiva, fatto salvo il pagamento delle opere già eseguite e il rimborso delle spese sostenute per l’esecuzione del rimanente, nei limiti delle utilità conseguite
- a informare adeguatamente la propria controparte contrattuale della volontà di chiedere gli accertamenti suindicati in materia di antimafia, della loro finalità e delle conseguenze in caso di esito negativo degli stessi inviando al fornitore/subappaltatore preventivamente il modello Informativa_Imprese da inviare a fornitore o subappaltatore;
- a verificare direttamente (oppure in alternativa chiedere ad Ance territoriale di verificare) che l’Impresa non sia già iscritta nell’apposito elenco di fornitori, prestatori di servizi istituito presso ogni Prefettura (white list) o nell’Anagrafe antimafia degli esecutori, di cui all’art. 30 del d.l. 189/2016 e, in caso contrario, chiedere ad Ance territoriale di accedere alla Banca Dati Nazionale Unica, di cui all’art. 96 del D.lgs. n. 159/2011 al fine di acquisire la documentazione antimafia liberatoria ai fini della stipula;
- a rendere l’Informativa al trattamento dei dati personali ai sensi degli artt. 13 e 14 del Regolamento UE 679/2016 alla propria controparte contrattuale, precisando che il tempo di conservazione dei dati è pari a dodici mesi dalla data di acquisizione degli stessi (Informativa imprese, All. 8);
- adottare specifiche misure di sicurezza nel trattamento e nella conservazione delle informazioni ricevute da ANCE Territoriale, al fine di prevenire la perdita dei dati, usi illeciti o non corretti ed accessi non autorizzati.
RESPONSABILITÀ DELLE IMPRESE ADERENTI
Le Imprese associate che formulano richiesta di verificare la documentazione antimafia alla Territoriale ANCE sono responsabili della correttezza dei dati forniti alle Territoriali Ance ai fini delle verifiche. Conseguentemente, il contenuto delle autodichiarazioni rese non determina alcuna responsabilità per la Territoriale Ance ricevente, che non risponde di eventuali danni o pregiudizi che dovessero derivare dall’utilizzo improprio degli stessi dati. Inoltre, eventuali inesattezze, omissioni, errori o malfunzionamenti degli elenchi o delle banca dati di cui al punto 2, lettera c), non determinano alcuna responsabilità per l’Associazione ricevente, la quale non risponde di eventuali danni o pregiudizi che ne dovessero derivare Per facilitare gli adempimenti richiesti, Ance Verona metterà a disposizione delle imprese associate il proprio funzionario di riferimento Andrea Tonolli.
VANTAGGI PER LE IMPRESE ADERENTI
Quali sono i potenziali vantaggi per le imprese associate che intenderanno aderire al protocollo?
Possono sicuramente individuarsi almeno tre vantaggi:
- difendersi da contaminazioni da parte di imprese infiltrate nella criminalità;
- verificare la documentazione antimafia dei propri fornitori e subappaltatori;
- ottenere un punteggio maggiore nel Rating di Legalità.
INFORMAZIONI AGGIUNTIVE
Quali sono i settori a rischio?
I settori a rischio sono quelli individuati all’art. 53 della legge n. 190/2012 e come modificati dal Decreto Legge 8 aprile 2020, n. 23, convertito con modificazioni dalla Legge 5 giugno 2020, n. 40 :
- estrazione, fornitura e trasporto di terra e materiali inerti;
- confezionamento, fornitura e trasporto di calcestruzzo e di bitume;
- noli a freddo di macchinari;
- fornitura di ferro lavorato;
- noli a caldo;
- autotrasporti per conto di terzi;
- guardiania dei cantieri.
- servizi funerari e cimiteriali
- ristorazione, gestione delle mense e catering
- servizi ambientali, comprese le attività di raccolta, di trasporto nazionale e transfrontaliero, anche per conto di terzi, di trattamento e di smaltimento dei rifiuti, nonché le attività di risanamento e di bonifica e gli altri servizi connessi alla gestione dei rifiuti
COME POSSO VERIFICARE SE UN MIO FORNITORE O SUBAPPALTATORE È GIÀ ISCRITTO ALLE WHITE LIST?
Accedendo al sito della prefettura relativa alla provincia dove il fornitore ha la sede legale e verificando la presenza del fornitore nell’elenco ufficiale aggiornato dalla Prefettura stessa.
Ad esempio la Prefettura di Verona ha istituito con decreto in data 23 agosto 2013 l’elenco dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativo di infiltrazione mafiosa, operanti nei settori maggiormente a rischio (c.d. “White List”), previsto dalla legge 06.11.2012, n. 190, e dal D.P.C.M. del 18 aprile 2013 pubblicato in G.U. il 15 luglio 2013 ed entrato in vigore il 14 agosto 2013.
L’elenco è aggiornato mensilmente e scaricabile alla pagina internet http://www.prefettura.it/verona/contenuti/Istituzione_presso_la_prefettura_di_verona_della_white_list_antimafia-65384.htm
COME POSSO RICHIEDERE LA VERIFICA AD ANCE VERONA
La verifica della documentazione antimafia può essere effettuata inviando una richiesta tramite PEC all’indirizzo legalita.anceverona@pec.ance.it con allegato:
– domanda di verifica (Fac-simile domanda verifica antimafia dalle imprese alle AT),
– camera di commercio dell’impresa subappaltatrice/fornitrice
– Carta d’identità del legale rappresentante che firma la domanda di verifica
SUPPORTO ISCRIZIONE WHITE LIST
Ricordiamo che il 5 maggio 2017 Prefettura di Verona, Ance Verona e Cassa Edile di Verona avevano già siglato un importante “PROTOCOLLO D’INTESA PER LA CREAZIONE DI UN RAPPORTO DI COLLABORAZIONE NEL SETTORE DELLE ‘WHITE LIST’ AL FINE DI PREVENIRE E CONTRASTARE LE INFILTRAZIONI DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA”.
Il “protocollo White List” prevede che Ance Verona e Cassa Edile di Verona costituiscano una struttura di supporto per le procedure di iscrizione e di rinnovo nella “White List”.
Il fine è quello di supportare la Prefettura di Verona nella diffusione dello strumento delle White list, nel rendere più efficaci e tempestive le procedure di iscrizione, sensibilizzare le imprese perché segnalino ogni eventuale tentativo di ingerenza della criminalità organizzata.
Tale protocollo è ancora in essere e si aggiunge al nuovo protocollo di Legalità, pertanto le imprese associate che non fossero iscritte alle White List potranno avere supporto anche per questo
SUPPORTO RICHIESTA RATING DI LEGALITA’
Ance Verona fornisce supporto alle imprese associate per le procedure di richiesta del Rating di Legalità valido per gli appalti pubblici e le richieste di finanziamento.
L’impresa richiedente ottiene il punteggio base ★, qualora rispetti tutti i requisiti di cui all’articolo 2 del Regolamento attuativo in materia di Rating di Legalità. Il punteggio base potrà essere incrementato di un “+” per ogni requisito aggiuntivo che l’impresa rispetta tra quelli previsti all’art. 3 del Regolamento. Il conseguimento di tre “+” comporta l’attribuzione di una stelletta aggiuntiva, fino a un punteggio massimo di ★★★.
Ricordiamo che solo con l’adesione al protocollo di Legalità Ance Verona – Prefettura di Verona è possibile raggiungere il punteggio massimo di ★★★.
Allegati
Fac-simile delibera adesione delle imprese
Fac-simile adesione Codice Etico Ance
Fac-simile lettera trasmissione delibera di adesione impresa ad Ance Verona
Fac-simile domanda verifica antimafia dalle imprese alle AT
Informativa_Imprese da inviare a fornitore o subappaltatore