Bonus edilizi: Per la Cassazione la buona fede del cessionario va sempre verificata

Bonus edilizi: Per la Cassazione la buona fede del cessionario va sempre verificata

La Corte di Cassazione, nella sentenza n. 45558 del 1° dicembre 2022 ha ribadito quanto stabilito in recenti pronunce con riferimento al sequestro dei crediti di imposta connessi ai “bonus edilizi” ceduti ai sensi dell’art. 121 del DL 34/2020 (si veda tra le altre, Cass. n. 40867/2022).

Tale pronuncia, tuttavia, contiene un’ulteriore precisazione in merito alla rilevanza della buona fede in caso di sequestro.

Per i giudici va verificata in concreto la qualificazione in termini di “persona estranea” al reato (art. 240 co. 3 c.p.), ossia una condizione di effettiva “distanza” dalla condotta illecita, considerato che vi è un interesse da parte del cessionario. Infatti, chi compra questi crediti ne trae solitamente un vantaggio economico dal momento che il prezzo è inferiore al valore nominale del credito e quindi la sua posizione rispetto al reato va sempre verificata nel concreto.