Covid-19: I chiarimenti del Garante privacy sui test sierologici sul posto di lavoro

Covid-19: I chiarimenti del Garante privacy sui test sierologici sul posto di lavoro

Forniti, dall’Autorità Garante per la privacy (FAQ) chiarimenti in merito alla possibilità, da parte del datore di lavoro, di effettuare direttamente test sierologici per il Covid-19 ai propri dipendenti.Sul punto, nella FAQ n. 7, il Garante ha chiarito che, nell’ambito del sistema di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro o di protocolli di sicurezza anti-contagio, il datore di lavoro può richiedere ai propri dipendenti di effettuare test sierologici solo se disposto dal medico competente o da altro professionista sanitario in base alle norme relative all’emergenza epidemiologica e, in ogni caso, nel rispetto delle indicazioni fornite dalle autorità sanitarie, anche in merito all’affidabilità e all’appropriatezza di tali test. Chiarito, inoltre, che le visite e gli accertamenti, anche ai fini della valutazione della riammissione al lavoro del dipendente, devono essere posti in essere dal medico competente o da altro personale sanitario e, comunque, nel rispetto delle disposizioni generali che vietano al datore di lavoro di effettuare direttamente esami diagnostici sui dipendenti. Chiarito, infine, che i datori di lavoro possono offrire ai propri dipendenti, anche sostenendone in tutto o in parte i costi, l’effettuazione di test sierologici presso strutture sanitarie pubbliche e private (es. tramite la stipula o l’integrazione di polizze sanitarie ovvero mediante apposite convenzioni con le stesse), senza poter conoscere l’esito dell’esame.