La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 23986 del 26 settembre 2019, ha affermato la legittimità della clausola, contenuta nel contratto di locazione di immobili ad uso non abitativo, che predetermina il canone “a scaletta”, prevedendo, già al momento della conclusione del contratto, che il canone sarà corrisposto in misura differenziata e crescente per frazioni successive di tempo nell’arco del rapporto.