Il c.d. “decreto fiscale”, attualmente allo studio del Governo, prevede due disposizioni volte a tutelare gli interessi dell’Erario, sia sotto il profilo dell’IVA che delle ritenute fiscali, nell’ambito dei contratti di appalto e subappalto o comunque di affidamento di opere o servizi.La norma dovrebbe prevedere che, ove il committente affidi a un’impresa l’esecuzione di un’opera o di un servizio, il versamento delle ritenute fiscali subite dai lavoratori sia effettuato dal committente se questi è un sostituto d’imposta residente nel territorio dello Stato ai fini delle imposte sui redditi. Per l’IVA, invece, previa autorizzazione del Consiglio dell’Unione europea, si prospetta l’introduzione di una nuova fattispecie di reverse charge per le “prestazioni di servizi effettuate tramite contratti di appalto, subappalto, affidamento a soggetti consorziati o rapporti negoziali comunque denominati caratterizzati da prevalente utilizzo di manodopera presso le sedi di attività del committente con l’utilizzo di beni strumentali di proprietà di quest’ultimo o ad esso riconducibili in qualunque forma”.