Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con la risposta ad interrogazione parlamentare, fornita in Commissione Finanze alla Camera lo scorso 4 marzo, ha precisato che il rispetto del parametro del 10% dei versamenti ai fini dell’emissione del DURF può difficilmente essere rispettato nel caso in cui l’IVA sia versata dal committente, come avviene per le operazioni soggette a split payment.
In base a quanto affermato dal Ministero, “potrebbe ritenersi che l’importo soggetto a split payment, anche se non confluisce nel conto fiscale dei pagamenti effettuati dall’impresa appaltatrice, sia conteggiato quale Iva teorica nella soglia dei suddetti versamenti”, al fine del corretto rilascio del DURF.