La bozza del Ddl. delega di riforma fiscale, tra le altre cose, contiene una proposta di modifica della disciplina degli interpelli di cui all’art. 11 della L. 212/2000. Con tale riforma s’intende:
- aumentare l’emanazione di provvedimenti interpretativi a carattere generale elaborati anche mediante un confronto continuo con gli Ordini professionali, con le associazioni di categoria e gli altri enti esponenziali di interessi collettivi e tenendo conto delle proposte pervenute attraverso pubbliche consultazioni;
- riservare la presentazione degli interpelli solo ai casi in cui non sia possibile ottenere risposte tramite i servizi di interlocuzione rapida;
- assoggettare la presentazione degli interpelli al pagamento di un contributo;
- circoscriverne l’ammissibilità ai soli casi in cui la soluzione non sia in provvedimenti già emanati.